Infatti giggi xe spario!!!,,,ad ogni modo arrivato a galzignano alle 9.35 vedo Valentina e Daniele già pronti, parcheggio in strada e per nn perdere altro tempo partiamo senza prendere il caffè. Siccome nn vedo giggi mi passa quasi la voglia e vorrei tornarmene a casa
ma faccio uno sforzo e monto in sella. Direzione Mola, già bella incartellata per il test day di domani, stranamente nn troviamo nessuno che ci gira e la discesa scorre serena tranne che per un leggero fastidio ai polpacci nn più abituati a pompare sui pedali e a rilanciare per cosi tante volte (devo dire la verità, la pausa di oltre un mese mi ha un po fiaccato),,,arrivati giù ci guardiamo negli occhi e decidiamo di spostarci sul ben più impegnativo Rua. Il trasferimento e la salita dei mussi passa veloce e quasi indolore, solite chiacchiere e solite occhiate al culo della Vale (ooops!)....una volta su e agganciati i caschi integrali, iniziamo la discesa, bella che nn ammette distrazioni, la affrontiamo ad una velocità turistica per vedere bene dove mettere le ruote e per nn rischiare di fare strike del cookie e di zeromeno che erano da qualche parte ad attaccare i soliti cartelli e nastri indicativi per il test di domani (per fortuna c'è gente come loro e come altri che, oltre a fare greade e birrate in compagnia, si sbattono per il bene comune e per cercare di sollevare un po il prestigio dei nostri colli martoriati dall'ignoranza e dall'indifferenza collettiva),,,,li becchiamo quasi alla fine, sull'ultimo salto, due chiacchiere e due risate col cookie che ultimamente poe soeo fare questo
e giù fino alla fine,,,,ora i puristi dello scassato nn apprezzeranno la novità, so che il fuck the flow è un must per alcuni, ma se riescono a superare certi passaggi e arrivano indenni agli ultimi 30 metri, nn troveranno più pietre esagerate e rotolanti o trincee insidiose create da incuria pioggia e moto, perchè eliminate da un lavoro mirato dei soliti ignoti (dietro sopralluogo e piena approvazione dell'Ente Parco si intende) per far defluire l'acqua piovana sulla sx e permettere alle ns ruote di passare sulla dx...praticamente da rock garden de sta minkia è diventato un bel biliardo da fare a manetta tutto in sponda come rush finale (credo che cosi le ambulanze faranno molti meno giri
). Una volta giù decidiamo di farcene un'altra, saliamo ben più veloci di prima, Daniele da questo punto di vista mi ha stupito perchè ha tenuto il ritmo molto bene, anzi nella salita precedente, bloccato all'inizio dei mussi da una telefonata, ci ha raggiunti di nuovo alla grande bravo!...Arrivati in cima, il tempo di allacciare di nuovo il casco e siamo ancora a guidare le nostre bici (che sono belle senza bisogno di dirlo) in quel budello di pietra e pietra, alternata da scoli per l'acqua necessari, salti naturali, doppi sognati e realizzati, buchi di culo e chi più ne ha più ne metta, la classica bella e dannata. Stavolta ho cercato di spingere un po di più, di prendere il toro per le corna, ma un paio di jolly dovuti a tutta quella secca polvere scivolosa mi hanno fatto subito rientrare nei ranghi eheh (e stasera per chi fosse interessato, ma so già che è fiato sprecato
, ci becchiamo per l'ultima scopata finale
). Era mezzogiorno, Daniele doveva rientrare, io e la vale avevamo sete, e cosi ci siamo fermati come al solito da Tonetti per la birra di fine giro. Prima di ordinarla mi sono guardato un po in giro se scorgevo qualche astemio bacchettone, ma i zovani del bar, tra na briscoea e na ombra, mi hanno assicurato che l'ultimo era morto ieri sera, pare soffocato da una tazza di latte e pan biscotto,
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