Boh, ormai quando vado a Paganella trovo sempre il monte dentro ad una nuvola, ed infatti anche oggi in certi tratti pareva di essere a Rovigo in un qualsiasi giorno invernale (temperatura a parte ovviamente
).
Come dicevo poco più su, i trail erano secchi incendiati e in alcune curve si era formato proprio sabbione…ma vabbè, a parte appunto qualche piccolo tratto, per il resto si girava bene ed in ogni caso preferisco il sabbione alle radici e rocce lisce bagnate.
Iniziamo con un paio di PeterPan fatte con calma per scaldarci e per mostrare la discesa a Thias, poi giretto sulla Easy Rider che troviamo abbastanza scassata, ma ammetto che la cosa non mi discpiace. Rottura di palle: ho la catena che continua ad uscire dal pignoncino più basso della gabbia del cambio, ogni tanto fa solo rumore strano, ogni tanto si blocca…mmmmmm
Da li non ricordo precisamente l’ordine delle cose ma abbiamo fatto altre discese, ci abbiamo messo dentro una Apocalypse, è arrivato il mitico Vince, abbiamo rifatto la Peter Pan, finchè decido che mi sono rotto i maroni del problema al cambio, così mi fermo all’officina che c’è li alla partenza della seggiovia e cambio il pignoncino con uno che avesse i denti messi meglio. Nel frattempo arriva Thias chiedendo dove potesse darsi una sciacquatina, al momento penso voglia solo rinfrescarsi, poi però alzo gli occhi e vedo che ha l’avambraccio destro completamente grattuggiato, alla grande
Essenzialmente qualche problema di stabilità nella ripartenza da un ripidino, con conseguente planata a terra del pilota e volo a catapulta della bici un paio di tornanti più giù
. Mi rimetto sul cambio, ma arriva anche il Mizzo chiedendo di controllare cosa avesse nell’occhio: visto così pareva un semplice insetto spiaccicato, però togliendolo, ne rimane un pezzo conficcato nella parte bianca dell’occhio...ma lui è un duro e decide che così gli va bene, quindi ripartiamo
All’inizio il problema al cambio sembrava risolto, ma poco dopo è tornato. Ok, stavolta opto per un metodo più scientifico: prendo la gabbia tra le mani e la ruoto di qualche grado, risultato: per tutta la discesa la catena resta al suo posto. Ottimo!!
Decidiamo di iniziare a fare le piste tutte dritte (senza soste), ma verso la fine della Easy Rider un rumore sospetto mi consiglia di fermarmi: ok, mi manca il famoso pignoncino di cui sopra, e assieme a lui anche mezza gabbia del cambio
. Poco male, arrivato giù tolgo via tutto e continuo la giornata “no chain”, come insegna il buon Aaron Gwin.
Le discese continuano senza grossi intoppi, alternando tutte le piste e buttandoci dentro qualche discesa senza soste. Il mizzone ad un certo punto consiglia un bel taglione giù per una scarpata in terra smossa. Ammetto che la "nuova linea" era divertente, se non che l’ideatore del taglione, ha sbagliato l’ingresso sul trail ed è finito in pista da sci dove un trattore stava fresando e lisciando il fondo, in attesa che venisse compattato. Ecco, quindi con i solchi lasciati dalla sua DH, ha scatenato le ire del trattorista
Ok, si è limitato a suonargli ripetutamente il clacson, ma si percepiva chiaramente che erano della clacsonate piene di rabbia e odio!!!
Verso metà pomeriggio il Vince ci saluta e Thias alza bandiera bianca e si ordina una birra…la prima uscita della vita in park, sapete tutti quanto sia fisicamente devastante
Noi continuiamo con un po’ di discese allegrotte, con altre bestie che amano l’occhio del Mizzo e con lo stesso che decide di mostrarmi un nuovo trick: saltare su tre panettoncini consecutivi, senza piedi sui pedali, ma usando solo il “sottoculo” per rimbalzare sulla sella ad ogni salto…non ho ancora capito bene come abbia fatto a non sfracellarsi da qualche parte
Comunque per quanto mi riguarda, giornata davvero davvero divertente!
Ok, di negativo c’è che avrei voluto provare il drop “diagonale” e il road gap sulla Apocalypse, ma li ho lasciati stare
In compenso per la prima volta ho iniziato a sentirmi bene su parecchie curve, vediamo se è la volta buona che comincio a capirci qualcosa
mi pare di capire che soffri di qualche problema al cambio su quella bici 
